I nostri vitigni

La nostra filosofia è sempre stata quella di puntare su vitigni autoctoni più rappresentativi del nostro territorio in primis il Tai Rosso e la Garganega.
Trovano terreno fertile, con ottimi risultati anche altri vitigni internazionali come il Merlot, lo Chardonnay e il Cabernet Sauvignon.

Utilizziamo sistemi di allevamento Guyot e Pergola per i nostri vini bianchi mentre ilCordone Speronato per i rossi. Manteniamo bassa la resa per avere il massimo della qualità da ogni vite.

Diamo ascolto e rispettiamo i tempi della natura per ottenere vini sempre diversi ogni anno, perché il vino è un essere vivente, in continua evoluzione e mai uguale.

Garganega

Il vitigno a bacca bianca della Garganega è ritenuto autoctono dei Colli Berici e cresce tra le province di Padova, Vicenza e Verona e la sua presenza abbraccia un largo territorio che parte dal Garda e arriva fino alla fine dei Colli Berici, sconfinando nel padovano sui Colli Euganei.

La Garganega coltivata su terreni calcarei dei Colli Berici ha note minerali molto spiccate ed è ritenuta in genere un’uva molto versatile grazie alla sua piacevolezza al palato.

La Garganega dei Colli Berici custodisce nel suo bouquet un piccolo patrimonio di profumi, tra cui spiccano nitidamente la mandorla e i fiori bianchi, con note floreali di bucaneve, sicomoro e sambuco mentre la sua acidità non è preponderante e in equilibrio con la sua sapidità.

Alle Vegre produciamo una Garganega in purezza e l’abbinamento ideale è con formaggi freschi e a pasta molle, salumi tipici quali soppressa e pancetta.
Ottimo l’abbinamento con pesce delicato e asparagi bianchi. Perfetto anche come aperitivo.

Tai rosso

Fiore all’occhiello dell’enologia Berica, il Tai Rosso chiamato un tempo Tocai rosso, che ha la stessa natura genetica del Cannonau sardo, del Grenache francese e della Garnacha spagnola, è il vitigno autoctono su cui puntiamo di più e che trova nel nostro terroir la sua massima espressione.

Il Tai rosso infatti è un vitigno che per esprimersi al meglio necessita di una particolare esposizione alla luce e al calore. È perfettamente adattato ai terroir più magri e più siccitosi come il nostro. Questo vitigno è considerato tipico sui Colli Berici, dal momento che la sua presenza nel territorio è testimoniata da centinaia di anni.

In passato l’uva del vitigno del Tai Rosso dei Colli Berici era conosciuta anche col nome di “uva marangona” o “uva del vescovo”, per via di due leggende popolari diverse che circolavano in giro all’epoca.

Una narra che la sua presenza sui Berici sia da attribuire ad un falegname di Nanto che lo avrebbe portato con sé rientrando dal servizio di leva, svolto al servizio dell’esercito austriaco, all’inizio del XIX secolo. Per questo motivo all’epoca era denominato “uva del marangon” (uva del falegname).